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Il futuro della 4.0 è la SERVITIZZAZIONE

Girando per Aziende, ci si rende conto come buona parte dei processi produttivi stanno subendo una trasformazione tecnologica importante frutto della cosiddetta rivoluzione 4.0, ma quello che è altrettanto evidente è come questo processo non venga percepito in maniera “trasversale” all’interno della vita e delle procedure aziendali. Sostanzialmente, la 4.0 in molte Realtà, si è fermata ad alcuni reparti (produzione, tecnico e progettazione, logistica) ma ha fatto poco a livello di PROCESSI e soprattutto a livello di Modello di Business. Secondo me, nei prossimi mesi, la differenza (tra le Aziende che offrono e le Aziende che comprano) la farà la SERVITIZZAZIONE del processo. Poche realtà hanno la lungimiranza di capirne l’importanza e ancor meno sono quelle che investono per acquisirne i servigi. Oggi parliamo di integrazioni di hardware meccanico, sensorizzazione, elettronica e software ma nei prossimi mesi/anni la spunterà chi offrirà e chi usufruirà di “pacchetti servizi” da abbinare alle funzionalità operative. Purtroppo, nelle Aziende di oggi, non ci sono tutte le competenze necessarie per far fruttare al massimo gli investimenti e soprattutto ancor meno ci sono competenze in grado di capitalizzare i #Big Data generati da tale processo. Per incamminarsi su questo sentiero di efficienza e modernizzazione REALE, le Aziende dovrebbero, a mio modo di vedere, ampliare il #modello di business attraverso un confronto non solo con gli operatori della Filiera produttiva ma anche e soprattutto al proprio interno, aumentando e creando le competenze necessarie. 4.0 del fattore umano e pacchetto servizi saranno le nuove discriminanti: a breve, vincerà chi offrirà non solo un bene come fattore produttivo moderno e performante, ma una capacità produttiva o un servizio che l’oggetto può realizzare. Sostanzialmente, i produttori dovrebbero, a mio modesto modo di vedere, avere la lungimiranza di cambiare #modello di business capendo che l’integrazione con aziende che propongono servizi complementari potrebbe diventare “strategico” e vincente. Tutto questo per arrivare a disporre di un “pacchetto” completo e organico di beni e servizi che possano sostenere la servitizzazione della proposta commerciale da parte di costruttori e integratori di tecnologie ( a tutti i livelli).

Sbaglierò, non so, ma il quotidiano in PMI è una DURA scuola di vita reale fatta di migliaia di aziende specchio di una cultura aziendale parziale e opportunista di situazioni congiunturali volte spesso a usufruire di agevolazioni economiche messe a disposizione per innovazione e progresso trasversale…!

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