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Innovazione di Valore vs Innovazione Tecnologica

Innovazione di Valore vs Innovazione Tecnologica

Concentratevi sull’Innovazione di Valore e non solo su quella Tecnologica

Entrando nella galassia delle StartUp e delle PMI Innovative, noto come, il concetto di Innovazione è spesso associato a quello di “Tecnologia” considerando questo binomio una sorta di assicurazione al successo commerciale e all’apertura di nuovi mercati. Purtroppo, la letteratura degli ultimi 50 anni è piena di casi che dimostrano come l’innovazione tecnologica, se fine a se stessa, non crea quote di mercato scalabili al punto da massimizzare il profitto e gli investimenti. Creare VALORE è sempre più remunerativo, magari sfruttando la stessa Innovazione tecnologica ma mettendola al servizio della creazione di Valore, il quale rappresenta il giusto scambio con la fiducia e i soldi dei nostri Clienti.

Nelle strategie #Oceano Blu l’innovazione di valore è considerata una pietra angolare della strategia di creazione di un nuovo mercato: un nuovo mercato si crea solo quando un #valore senza precedenti per i Clienti viene  creato aprendo una nuova frontiera valore-costo che prima non esisteva. Cit: l’Innovazione di Valore àncora l’innovazione al valore che offre ai clienti non all’intelligenza della tecnologia..

#Valore e #Scalabilità rappresentano alcuni punti sui quali soffermarsi quando si decide di lanciare una StartUp o aprire una nuova linea di prodotti/servizi in Aziende già affermate e strutturate.

Sempre per le StartUp, la prossima volta parleremo di “Mercato ideale e Mercato Scalabile” e di #Product Market Fit..

BANDO VOUCHER DIGITALI I4.0 – Anno 2021

BANDO VOUCHER DIGITALI I4.0 – Anno 2021

Questo Bando, come tanti altri, dà l’opportunità di diffondere e implementare la cultura e la pratica digitale nelle micro, piccole e medie Imprese di tutti i settori merceologici attraverso il sostegno economico alle iniziative di digitalizzazione.

Accedere e usufruire del giusto Bando è cosa non semplice e, per questo, ci sono Realtà strutturate che possono aiutare le Aziende a fare la scelta giusta; altrettanto importante è usufruire poi della collaborazione di Manager e Esperti in Asseverazioni tecniche mediante perizia, al fine della giusta definizione di progetti di sviluppo per l’introduzione di tecnologie digitali I4.0 e soprattutto per l’implementazione di tali tecnologie all’interno del Processo Produttivo affinchè si possa usufruire di reale Innovazione di Processo prima che di Innovazione tecnologica (per evitare che questa possa essere fine a se stessa..).

Questo Bando riguarda:

Circoscrizione territoriale della Camera di commercio di Bologna.
OBIETTIVI GENERALI
Diffusione della cultura e della pratica digitale nelle Micro, Piccole e Medie Imprese di tutti i
settori economici attraverso il sostegno economico alle iniziative di digitalizzazione, anche
finalizzate ad approcci green oriented del tessuto produttivo.
SOGGETTI BENEFICIARI
Le imprese che, alla data di presentazione della domanda, presentino i seguenti requisiti:
a) essere Micro o Piccole o Medie imprese;
b) avere sede legale e/o unità locali nella circoscrizione territoriale di Bologna. Il progetto
presentato deve avere effetti esclusivi o prevalenti a beneficio della sede legale e/o unità locale
ubicata nell’area metropolitana di Bologna, gli investimenti in beni e servizi dovranno essere
riconducibili a tale sede/unità locale;
c) essere attive e in regola con l’iscrizione al Registro delle Imprese;
d) essere in regola con il pagamento del diritto annuale;
e) non si trovassero in difficoltà alla data del 31 dicembre 2019. Sono tuttavia ammissibili
alle
agevolazioni le micro e piccole imprese che fossero in difficoltà alla data del 31 dicembre 2019
purché al momento della concessione dell’aiuto non siano soggette a procedure concorsuali per
insolvenza;
f) abbiano legali rappresentanti, amministratori (con o senza poteri di rappresentanza) e soci
per i quali non sussistano cause di divieto, di decadenza, di sospensione previste dall’art. 67 del
D.lgs. 6 settembre 2011, n.159 (Codice delle leggi antimafia e delle misure di prevenzione,
nonché nuove disposizioni in materia di documentazione antimafia). I soggetti sottoposti alla
verifica antimafia sono quelli indicati nell’art. 85 del D.lgs. 6 settembre 2011, n.159;
g) aver assolto gli obblighi contributivi ed essere in regola con le normative sulla salute e
sicurezza
sul lavoro di cui al D.lgs. 9 aprile 2008, n. 81 e successive modificazioni e integrazioni;
h) ai sensi dell’art. 4, comma 6, del D.L. 95 del 6 luglio 2012, convertito nella L. 7 agosto 2012,
n. 135, non avere forniture in essere con la Camera di commercio di Bologna al momento della
liquidazione del voucher.
Le imprese a cui sono stati assegnati contributi a valere sul “Bando voucher digitali I4.0 –
annualità 2020
” della Camera di commercio di Bologna ed hanno presentato la relativa
rendicontazione nei termini, non possono presentare domanda di agevolazione ai sensi del Bando
per l’annualità 2021.
Ogni impresa può presentare una sola richiesta di contributo/voucher.
ATTIVITA’ AMMISSISSIBILI
Gli ambiti tecnologici di innovazione digitale dovranno riguardare almeno una tecnologia
dell’Elenco 1
con l’eventuale aggiunta di una o più tecnologie dell’Elenco 2.
Elenco 1: utilizzo delle seguenti tecnologie, inclusa la pianificazione o progettazione dei relativi
interventi e, specificamente:
a) robotica avanzata e collaborativa;
b) interfaccia uomo-macchina;
c) manifattura additiva e stampa 3D;
d) prototipazione rapida;
e) internet delle cose e delle macchine;
f) cloud, fog e quantum computing;
g) cyber security e business continuity;
h) big data e analytics;
i) intelligenza artificiale;
j) blockchain;
k) soluzioni tecnologiche per la navigazione immersiva, interattiva e partecipativa (realtà
aumentata, realtà virtuale e ricostruzioni 3D);
l) simulazione e sistemi cyberfisici;
m) integrazione verticale e orizzontale;
n) soluzioni tecnologiche digitali di filiera per l’ottimizzazione della supply chain;
o) soluzioni tecnologiche per la gestione e il coordinamento dei processi aziendali con elevate
caratteristiche di integrazione delle attività (ad es. ERP, MES, PLM, SCM, CRM, incluse le
tecnologie di tracciamento, ad es. RFID, barcode, etc);
p) sistemi di e-commerce;
q) sistemi per lo smart working e il telelavoro;
r) soluzioni tecnologiche digitali per l’automazione del sistema produttivo e di vendita per favorire
forme di distanziamento sociale dettate dalle misure di contenimento legate all’emergenza
sanitaria da Covid-19;
s) connettività a Banda Ultralarga.
Elenco 2: utilizzo di altre tecnologie digitali, purché propedeutiche o complementari a quelle
previste al precedente Elenco 1:
a) sistemi di pagamento mobile e/o via Internet;
b) sistemi fintech;
c) sistemi EDI, electronic data interchange;
d) geolocalizzazione;
e) tecnologie per l’in-store customer experience;
f) system integration applicata all’automazione dei processi;
g) tecnologie della Next Production Revolution (NPR);
h) programmi di digital marketing;
i) soluzioni tecnologiche per la transizione ecologica.
SPESE AMMISSIBILI
Sono ammissibili le spese per:
a) servizi di consulenza e/o formazione relativi a una o più tecnologie tra quelle previste in
Elenco 1 e in aggiunta in Elenco 2. Tali spese devono rappresentare almeno il 30% dei costi
ammissibili;
b) acquisto, canoni e noleggi di beni e servizi strumentali, inclusi dispositivi e spese di
connessione, funzionali all’acquisizione delle tecnologie abilitanti; I canoni e i noleggi sono
ammissibili se riferiti e pagati nel periodo di competenza. Sono esclusi i costi per leasing
finanziario.
c) spese per l’abbattimento degli oneri di qualunque natura (quali spese di istruttoria,
interessi, premi di garanzia, ecc.) relativi a finanziamenti, anche bancari, per la realizzazione di
progetti di innovazione digitale riferiti agli ambiti tecnologici ammessi. Tali spese non possono
superare il limite del 10% del costo totale del progetto finanziato.
Sono in ogni caso escluse dalle spese ammissibili quelle per:
a) trasporto, vitto e alloggio;
b) servizi di consulenza specialistica relativi alle ordinarie attività amministrative aziendali o
commerciali, quali, a titolo esemplificativo, i servizi di consulenza in materia fiscale, contabile,
legale, o di mera promozione commerciale o pubblicitaria;
c) servizi per l’acquisizione di certificazioni (es. ISO, EMAS, ecc.);
d) servizi di supporto e assistenza per adeguamenti a norme di legge.
e) la predisposizione della richiesta di contributo per il bando.
In fase di presentazione della domanda deve essere specificato il riferimento a quali ambiti
tecnologici in Elenco 1 si riferisce la spesa, con l’indicazione dei fornitori. Nel caso di spese
relative a servizi di consulenza e formazione sulle tecnologie in Elenco 2, dovrà essere indicato
la motivazione dell’utilizzo ed il collegamento con le tecnologie dell’Elenco 1.
Tutte le spese possono essere sostenute a partire dal 1 gennaio 2021 fino al 120° giorno
successivo alla data di comunicazione all’impresa del provvedimento di concessione.
Tutte le spese si intendono al netto dell’IVA, il cui computo non rientra nelle spese ammesse, ad
eccezione del caso in cui il soggetto beneficiario ne sostenga il costo senza possibilità di recupero.
Dovranno essere allegati, pena l’inammissibilità, i preventivi di spesa (nel caso di spese già
sostenute le fatture), redatti in euro e in lingua italiana o accompagnati da una traduzione e
intestati all’impresa richiedente e dagli stessi si devono evincere con chiarezza le singole voci di
costo (i preventivi di spesa dovranno essere su propria carta intestata da soggetti regolarmente
abilitati – non saranno ammessi auto preventivi).
In caso di approvazione della domanda, la documentazione di rendiconto dovrà essere inviata
entro il 14 aprile 2022.
In fase di rendicontazione occorre presentare investimenti per un minimo del 70% delle spese
ammesse.
FORNITORI
I fornitori di beni e servizi non possono essere soggetti beneficiari se già partecipano in qualità
di fornitori e non possono essere in rapporto di controllo/collegamento con l’impresa beneficiaria
– ai sensi art. 2359 del Codice civile – e/o abbia assetti proprietari sostanzialmente coincidenti.
L’impresa dovrà avvalersi esclusivamente per i servizi di consulenza e formazione di uno o
più fornitori tra i seguenti:
– Competence center di cui al Piano nazionale Impresa 4.0, parchi scientifici e tecnologici, centri di ricerca e
trasferimento tecnologico, centri per l’innovazione, Tecnopoli, cluster tecnologici ed altre strutture per il
trasferimento tecnologico, accreditati o riconosciuti da normative o atti amministrativi regionali o nazionali;
– incubatori certificati di cui all’art. 25 del D.L. 18 ottobre 2012, n. 179 convertito, con modificazioni, dalla L.
17 dicembre 2012, n. 221 e s.m.i. e incubatori regionali accreditati;
– FABLAB, definiti come centri attrezzati per la fabbricazione digitale che rispettino I requisiti internazionali
definiti nella FabLab Charter (http://fab.cba.mit.edu/about/charter/);
– centri di trasferimento tecnologico su tematiche Industria 4.0 come definiti dal D.M. 22 maggio 2017 (MiSE)
http://www.unioncamere.gov.it/P42A3764C3669S3692/elencodei-centri-di-trasferimento-tecnologicoindustria-4-0-certificati.htm;
– start-up innovative di cui all’art. 25 del D.L. 18 ottobre 2012, n. 179 convertito, con
modificazioni, dalla L. 17 dicembre 2012, n. 221 e s.m.i. e PMI innovative di cui all’art. 4 del
D.L. 24 gennaio 2015 n. 3, convertito, con modificazioni, dalla L. 24 marzo 2015, n. 33 ;
Innovation Manager iscritti nell’elenco dei manager tenuto da Unioncamere (consultabile
all’indirizzo web: http://www.unioncamere.gov.it/P42A0C4239S3692/elenco-dei-managerdellinnovazione.htm;
– ulteriori fornitori a condizione che essi abbiano realizzato nell’ultimo triennio almeno tre
attività per servizi di consulenza
/formazione alle imprese nell’ambito delle tecnologie di cui
all’Elenco 1. Competenza ed esperienza dovranno vertere sulle tecnologie oggetto del progetto
e dovranno essere indicate in una Autodichiarazione.
Relativamente ai soli servizi di formazione, l’impresa potrà avvalersi anche di agenzie
formative accreditate dalle Regioni, Università e Scuole di Alta formazione riconosciute dal MIUR,
Istituti Tecnici Superiori.
Non sono richiesti requisiti specifici per i soli fornitori di beni e servizi strumentali.
INTENSITA’ DI AIUTO
Contributo a fondo perduto pari al 50% dei costi fino ad un contributo massimo di 10.000,00
€ oltre la premialità di € 250,00 per le imprese in possesso, al momento della concessione del
contributo, del rating di legalità. L’investimento minimo non può essere inferiore a € 5.000,00.
Gli aiuti sono concessi, ai sensi della sezione 3.1 “Aiuti di importo limitato” della Comunicazione
della Commissione “Quadro temporaneo per le misure di aiuto di Stato a sostegno
dell’economia nell’attuale emergenza del COVID-19” del 19.03.2020 (G.U. del 20.03.2020) e
successive modificazioni, nel quadro del regime autorizzato SA 57021.
Gli aiuti sono cumulabili, per gli stessi costi ammissibili:
a) con altri aiuti di cui al “Quadro temporaneo per le misure di aiuto di Stato a sostegno
dell’economia nell’attuale emergenza del COVID-19”;
b) con aiuti di cui ai regolamenti de minimis o concessi ai sensi di un regolamento di esenzione
a condizione che siano rispettate le disposizioni e le norme relative al cumulo previste da tali
regolamenti.

(cit: CCIAA di Bologna)

Voucher digitali Impresa 4.0 Edizione 2021

Voucher digitali Impresa 4.0 Edizione 2021

CNA Bologna si impegna nei confronti delle aziende del territorio Città metropolitana di Bologna, con un Voucher per Startup finalizzato ad accelerare i processi di Digitalizzazione e Innovazione, necessari in una fase di rilancio industriale. Il Voucher è indirizzato a tutte le PMI della città metropolitana di Bologna.

Purtroppo, non bastano Bandi, Voucher e Contributi a fondo perduto se non ci si fa affiancare da Persone Competenti in diversi ambiti per far si che i processi aziendali possano veramente usufruire dei benefici di tali aiuti statali o di organizzazioni aziendali

RIPARTENZA COMMERCIALE

RIPARTENZA COMMERCIALE

La domanda che molti si fanno è: DA DOVE RIPARTO?

Per le Aziende che hanno più linee di Prodotti/Servizi (e magari ogni linea ha diverse categorie al suo interno), scegliere è fondamentale perché, adesso più che mai, si dovrà lavorare per ottenere risultati nel breve per assicurarsi la continuità e profittabilità del business nel medio e lungo periodo.

Uno dei framework che possono aiutarci in tal senso è la #mappa pionieri-migratori-coloni dal quale si evincerà il grado di #innovazione della propria Offerta di Valore e, di conseguenza, le prospettive di crescita e di profitto contenute in essa..

Normalmente, i leader di mercato usano due indicatori per valutare la loro forza (quella dei prodotti/servizi che offrono) ovvero la #QUOTA DI MERCATO e L’ATTRATTIVITA’ DEL SETTORE. Se gli affari vanno bene, spesso si ha una buona fetta di mercato (o quella a maggiore redditività) e quindi si pensa che non sia necessario cambiare strategia. Ma è sempre così (in un mercato che cambia velocemente e inaspettatamente)?

La quota di mercato rappresenta una performance passata e non futura. Si pensi alla Kodak che aveva una quota di mercato importante ma non ha guardato al mondo digitale, oppure la BlackBarry che deteneva quota e attrativittà ma ha sottovalutato quello che stava facendo Apple con gli smatphone (sappiamo poi come sono andate le cose). Oggi, con la mappa p-m-c si superano questi concetti introducendone due, altrettanto importanti, come il concetto di VALORE e quello di INNOVAZIONE.

Il concetto di Valore è importante perché costringe le Aziende a pesare quanto si trasferisce al mercato e, il successo che i clienti ci riconoscono, determina la nostra crescita di oggi e la sopravvivenza di domani. Non ci si culla sugli allori momentanei perché il successo di oggi è dovuto a quanto abbiamo offerto ieri..

Stesso discorso vale per l’Innovazione: senza di essa un settore cade nella trappola dei “miglioramenti concorrenziali”

Bisogna analizzare quindi la nostra offerta e capire bene: quanto, di quello che offriamo, offre unicamente un “Valore Imitativo”, quanto è “migliorativo” di quello che offrono i concorrenti e quanto è veramente “Innovazione di Valore”. La mappa Pionieri-Migratori-Coloni ci aiuta in questo:

Pionieri – sono le offerte che rappresentano la vera Innovazione di Valore. Magari sono le linee di prodotto che ad oggi hanno meno clienti (e quindi potrebbero sembrare non importanti se valutate con altri parametri) ma che rappresentano il business che cambierà radicalmente il rapporto valore-costo e le prospettive future di crescita

Coloni – trattasi di quelle offerte che apportano un puro Valore di imitazione e rappresentano la concorrenza nel settore (opposte a quelle dei Pionieri). In una prospettiva futura, saranno le prime linee di prodotto che saranno sostituite (bassa marginalità, spesso pura concorrenza sul prezzo)

Migratori – rappresentano una via di mezzo, ovvero un miglioramento del Valore dell’offerta ma non Valore Innovativo. Trattasi di quei prodotti sui quali investiamo quanto basta per farli apparire come innovativi rispetto alla concorrenza, ma altro non sono che un miglioramento su qualcosa che esiste già

Quando ci si avvia a strutturare una mappa p-m-c è importante che la valutazione dei prodotti/servizi che offriamo al mercato, la facciamo dal punto di vista del Cliente: può succedere che quello che è un prodotto innovativo per la nostra realtà (quindi etichettato come Pioniere) in realtà il mercato lo conosce già e lo valuta come Migratore o Colone e quindi non apprezza e non riconosce l’offerta di valore-costo.

All’opposto, potremmo aver investito tanto in R&S e il prodotto che ne viene fuori è realmente Innovativo ma non si riesce a creare e trasferire il Valore, ovvero l’utilità per il cliente (questo perché a volte, chi lavora negli uffici di R&S è scollegato dalla realtà e si incentra solo sul processo di innovazione). Se l’innovazione non crea valore, è fine a se stessa e non crea ricchezza…

Altro aspetto importante, è capire che la mappa ideale non è fatta di tanti “Pionieri”, ma dipende dal settore di appartenenza e dal momento socio/economico in cui si opera. Se operiamo in un settore con elevati costi fissi e ingenti costi nascosti per il cliente, la situazione migliore potrebbe essere quella di avere pochi solidi “Migratori” e un “Pioniere” così da avere liquidità oggi mentre si costruisce il domani.. Ogni linea di Prodotti/Servizi ha il suo equilibrio: bisogna avere sia Coloni (che garantiscono liquidità e stabilità finanziaria nell’oggi) che  Pionieri che sono il motore della crescita per il domani..

Avviare una analisi con questa “strumento” può dare una visione differente sia dal punto di vista amministrativo/finanziario, sia dal punto di vista strategico. Si avrà una visione dell’oggi (risultato delle scelte passate) e di quello che vorremmo fosse in futuro (in base a ciò che decidiamo oggi). Inoltre, è uno lavoro che ha benefici anche sul rapporto con i propri Collaboratori chiamati ad esprimersi per definire quanto necessario per una analisi così trasversale. Il fattore umano sarà molto importante.. è solo questione di mindset

MISE- Innovation Manager 2020

MISE- Innovation Manager 2020

Finalmente raccolgo i frutti di un percorso che mi ha portato ad ottenere la certificazione di Innovation Manager che non è servita ad appagare una mia vanità personale, ma ad ottenere un lavoro concreto in #Baldazzi Food, giovane Realtà aziendale che si occupa di commercializzazione di generi alimentari per il settore HO.RE.CA e che ci vedrà impegnati nel lancio di prodotti (salumi sostanzialmente) di nostra concezione, nel rispetto delle tradizioni e della buona cucina emiliana.
La formazione e l’impegno giornaliero nel cercare di trovare sempre la strategia giusta per la Realtà nella quale opero, mi invoglia a migliorarmi e a cercare la soluzione opportuna per l’azienda specifica.

Innovazione#certificazione#lavoro

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