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L’elettronica in Brasile

L’elettronica in Brasile

La ripresa dell’industria brasiliana iniziata nel 2017 é stata particolarmente significativa nei segmenti che fanno un uso più intensivo della tecnologia.

Mentre i fabbricanti di beni con alto contenuto tecnologico hanno prodotto quasi il 3% in più rispetto all’anno precedente, l’industria di bassa tecnologia ha visto crescere la sua produzione del 2%.

A metà strada, è risaltato il settore della tecnologia medio-alta, avanzato di quasi il 6%, mentre quello di tecnologia medio-bassa è stato l’unico a mostrare una contrazione nel periodo, dello 0,9%.

In generale l’Istituto Brasiliano di Geografia e Statistica (IBGE) ha registrato un’espansione del 2,2% nell’attività dell’industria della trasformazione nel 2017, dopo una caduta del 18% nei quattro anni anteriori.

La ripresa osservata l’anno scorso, benché modesta se comparata con la perdita produttiva accumulata nel periodo che vedeva Dilma al governo (2013-2016) – é stata trainata soprattutto dall’industria automobilistica, che – con un aumento del 17,8% – ha rappresentato la miglior performance all’interno del settore della tecnologia medio-alta.

Le tendenze delle varie categorie sono ben espresse nel grafico sottostante.

Questa ripresa è un segnale molto positivo che dovrebbe richiamare l’attenzione delle imprese italiane affinchè, dopo gli ultimi anni di difficoltà determinata dalle turbolenze politiche vissute dal Brasile, tornino a guardare con occhio fiducioso il Brasile.

(Rif: Fabio Moro)

News sul Brasile 2017

News sul Brasile 2017

Dopo alcuni anni di silenzio, da quest’anno si ritorna a parlare di esportazioni in Brasile.
Secondo quanto affermato la settimana scorsa (fine febbraio 2017), dalla Confindustria Brasiliana, il 70% delle grandi imprese brasiliane ha dichiarato di voler fare investimenti innovativi/migliorativi nel 2017
Secondo la Confindutria, lo scopo dell’investimento sarà ridurre costi e aumentare la produttività per migliorare/innovare la produzione, non per ampliarla. Inoltre, alti livelli tecnologici non presenti nel Paese, generano pochi dazi di ingresso, con ricaduta positiva sulle strategie commerciali delle Aziende esportatrici. La politica di chiusura dell’amministrazione Trump, costringerà le aziende brasiliane a rivolgersi al continente Europa per acquisire quella tecnologia che prima acquistava dagli USA.
I settori maggiormente interessati in questa prima fase, sono sicuramente la Meccanica, Packaging, Farmaceutico.
Il Brasile occupa la 6a posizione nel ranking mondiale di produzione farmaceutica.
A differenza del settore auto/automotive (che in Brasile occupava più o meno la stessa posizione, ma è caduto negli ultimi 2 anni), il settore farmaceutico si è espanso e continuerà a farlo nei prox anni.
La previsione per il settore farmaceutico è infatti che nel 2019 occuperà la 5a posizione.
Nel 2016 varie case farmaceutiche e laboratori (produzione di farmaci, diagnostica, etc…), nazionali e multinazionali, hanno investito molto in macchinari, prodotti e contenitori per farmaci e parafarmaci, ecc..!
Nel 2016 c’è stato un grande investimento da parte di molte di queste imprese, nel senso di:
– Ampliamento degli stabilimenti
– Miglioramento dei processi produttivi (strumenti di diagnostica, macchinari, sistemi e software per il controllo di automazione del processo produttivo tramite sensori intelligenti che eliminano il rischio di errori nella produzione, linee di imballaggio/incartucciamento, etc…)
In questi investimenti usano tecnologia di fornitori nazionali, ma anche tedesca, svizzera e italiana.
Come LB Consulting, consiglio, come linee di ricerca di fornitori italiani, 2 vie:
1) automazione industriale (packaging, sistemi di controllo, pesaggio, etc…)
2) strumenti biomedicali
LB CONSULTING, insieme ai suoi Partner presenti in Brasile, riesce ad offrire una consulenza completa che parte da una indagine di mercato, fino ad un accompagnamento nel Paese, alla ricerca di possibili importatori/investitori.
Luca Biscione

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