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Questo Bando, come tanti altri, dà l’opportunità di diffondere e implementare la cultura e la pratica digitale nelle micro, piccole e medie Imprese di tutti i settori merceologici attraverso il sostegno economico alle iniziative di digitalizzazione.

Accedere e usufruire del giusto Bando è cosa non semplice e, per questo, ci sono Realtà strutturate che possono aiutare le Aziende a fare la scelta giusta; altrettanto importante è usufruire poi della collaborazione di Manager e Esperti in Asseverazioni tecniche mediante perizia, al fine della giusta definizione di progetti di sviluppo per l’introduzione di tecnologie digitali I4.0 e soprattutto per l’implementazione di tali tecnologie all’interno del Processo Produttivo affinchè si possa usufruire di reale Innovazione di Processo prima che di Innovazione tecnologica (per evitare che questa possa essere fine a se stessa..).

Questo Bando riguarda:

Circoscrizione territoriale della Camera di commercio di Bologna.
OBIETTIVI GENERALI
Diffusione della cultura e della pratica digitale nelle Micro, Piccole e Medie Imprese di tutti i
settori economici attraverso il sostegno economico alle iniziative di digitalizzazione, anche
finalizzate ad approcci green oriented del tessuto produttivo.
SOGGETTI BENEFICIARI
Le imprese che, alla data di presentazione della domanda, presentino i seguenti requisiti:
a) essere Micro o Piccole o Medie imprese;
b) avere sede legale e/o unità locali nella circoscrizione territoriale di Bologna. Il progetto
presentato deve avere effetti esclusivi o prevalenti a beneficio della sede legale e/o unità locale
ubicata nell’area metropolitana di Bologna, gli investimenti in beni e servizi dovranno essere
riconducibili a tale sede/unità locale;
c) essere attive e in regola con l’iscrizione al Registro delle Imprese;
d) essere in regola con il pagamento del diritto annuale;
e) non si trovassero in difficoltà alla data del 31 dicembre 2019. Sono tuttavia ammissibili
alle
agevolazioni le micro e piccole imprese che fossero in difficoltà alla data del 31 dicembre 2019
purché al momento della concessione dell’aiuto non siano soggette a procedure concorsuali per
insolvenza;
f) abbiano legali rappresentanti, amministratori (con o senza poteri di rappresentanza) e soci
per i quali non sussistano cause di divieto, di decadenza, di sospensione previste dall’art. 67 del
D.lgs. 6 settembre 2011, n.159 (Codice delle leggi antimafia e delle misure di prevenzione,
nonché nuove disposizioni in materia di documentazione antimafia). I soggetti sottoposti alla
verifica antimafia sono quelli indicati nell’art. 85 del D.lgs. 6 settembre 2011, n.159;
g) aver assolto gli obblighi contributivi ed essere in regola con le normative sulla salute e
sicurezza
sul lavoro di cui al D.lgs. 9 aprile 2008, n. 81 e successive modificazioni e integrazioni;
h) ai sensi dell’art. 4, comma 6, del D.L. 95 del 6 luglio 2012, convertito nella L. 7 agosto 2012,
n. 135, non avere forniture in essere con la Camera di commercio di Bologna al momento della
liquidazione del voucher.
Le imprese a cui sono stati assegnati contributi a valere sul “Bando voucher digitali I4.0 –
annualità 2020
” della Camera di commercio di Bologna ed hanno presentato la relativa
rendicontazione nei termini, non possono presentare domanda di agevolazione ai sensi del Bando
per l’annualità 2021.
Ogni impresa può presentare una sola richiesta di contributo/voucher.
ATTIVITA’ AMMISSISSIBILI
Gli ambiti tecnologici di innovazione digitale dovranno riguardare almeno una tecnologia
dell’Elenco 1
con l’eventuale aggiunta di una o più tecnologie dell’Elenco 2.
Elenco 1: utilizzo delle seguenti tecnologie, inclusa la pianificazione o progettazione dei relativi
interventi e, specificamente:
a) robotica avanzata e collaborativa;
b) interfaccia uomo-macchina;
c) manifattura additiva e stampa 3D;
d) prototipazione rapida;
e) internet delle cose e delle macchine;
f) cloud, fog e quantum computing;
g) cyber security e business continuity;
h) big data e analytics;
i) intelligenza artificiale;
j) blockchain;
k) soluzioni tecnologiche per la navigazione immersiva, interattiva e partecipativa (realtà
aumentata, realtà virtuale e ricostruzioni 3D);
l) simulazione e sistemi cyberfisici;
m) integrazione verticale e orizzontale;
n) soluzioni tecnologiche digitali di filiera per l’ottimizzazione della supply chain;
o) soluzioni tecnologiche per la gestione e il coordinamento dei processi aziendali con elevate
caratteristiche di integrazione delle attività (ad es. ERP, MES, PLM, SCM, CRM, incluse le
tecnologie di tracciamento, ad es. RFID, barcode, etc);
p) sistemi di e-commerce;
q) sistemi per lo smart working e il telelavoro;
r) soluzioni tecnologiche digitali per l’automazione del sistema produttivo e di vendita per favorire
forme di distanziamento sociale dettate dalle misure di contenimento legate all’emergenza
sanitaria da Covid-19;
s) connettività a Banda Ultralarga.
Elenco 2: utilizzo di altre tecnologie digitali, purché propedeutiche o complementari a quelle
previste al precedente Elenco 1:
a) sistemi di pagamento mobile e/o via Internet;
b) sistemi fintech;
c) sistemi EDI, electronic data interchange;
d) geolocalizzazione;
e) tecnologie per l’in-store customer experience;
f) system integration applicata all’automazione dei processi;
g) tecnologie della Next Production Revolution (NPR);
h) programmi di digital marketing;
i) soluzioni tecnologiche per la transizione ecologica.
SPESE AMMISSIBILI
Sono ammissibili le spese per:
a) servizi di consulenza e/o formazione relativi a una o più tecnologie tra quelle previste in
Elenco 1 e in aggiunta in Elenco 2. Tali spese devono rappresentare almeno il 30% dei costi
ammissibili;
b) acquisto, canoni e noleggi di beni e servizi strumentali, inclusi dispositivi e spese di
connessione, funzionali all’acquisizione delle tecnologie abilitanti; I canoni e i noleggi sono
ammissibili se riferiti e pagati nel periodo di competenza. Sono esclusi i costi per leasing
finanziario.
c) spese per l’abbattimento degli oneri di qualunque natura (quali spese di istruttoria,
interessi, premi di garanzia, ecc.) relativi a finanziamenti, anche bancari, per la realizzazione di
progetti di innovazione digitale riferiti agli ambiti tecnologici ammessi. Tali spese non possono
superare il limite del 10% del costo totale del progetto finanziato.
Sono in ogni caso escluse dalle spese ammissibili quelle per:
a) trasporto, vitto e alloggio;
b) servizi di consulenza specialistica relativi alle ordinarie attività amministrative aziendali o
commerciali, quali, a titolo esemplificativo, i servizi di consulenza in materia fiscale, contabile,
legale, o di mera promozione commerciale o pubblicitaria;
c) servizi per l’acquisizione di certificazioni (es. ISO, EMAS, ecc.);
d) servizi di supporto e assistenza per adeguamenti a norme di legge.
e) la predisposizione della richiesta di contributo per il bando.
In fase di presentazione della domanda deve essere specificato il riferimento a quali ambiti
tecnologici in Elenco 1 si riferisce la spesa, con l’indicazione dei fornitori. Nel caso di spese
relative a servizi di consulenza e formazione sulle tecnologie in Elenco 2, dovrà essere indicato
la motivazione dell’utilizzo ed il collegamento con le tecnologie dell’Elenco 1.
Tutte le spese possono essere sostenute a partire dal 1 gennaio 2021 fino al 120° giorno
successivo alla data di comunicazione all’impresa del provvedimento di concessione.
Tutte le spese si intendono al netto dell’IVA, il cui computo non rientra nelle spese ammesse, ad
eccezione del caso in cui il soggetto beneficiario ne sostenga il costo senza possibilità di recupero.
Dovranno essere allegati, pena l’inammissibilità, i preventivi di spesa (nel caso di spese già
sostenute le fatture), redatti in euro e in lingua italiana o accompagnati da una traduzione e
intestati all’impresa richiedente e dagli stessi si devono evincere con chiarezza le singole voci di
costo (i preventivi di spesa dovranno essere su propria carta intestata da soggetti regolarmente
abilitati – non saranno ammessi auto preventivi).
In caso di approvazione della domanda, la documentazione di rendiconto dovrà essere inviata
entro il 14 aprile 2022.
In fase di rendicontazione occorre presentare investimenti per un minimo del 70% delle spese
ammesse.
FORNITORI
I fornitori di beni e servizi non possono essere soggetti beneficiari se già partecipano in qualità
di fornitori e non possono essere in rapporto di controllo/collegamento con l’impresa beneficiaria
– ai sensi art. 2359 del Codice civile – e/o abbia assetti proprietari sostanzialmente coincidenti.
L’impresa dovrà avvalersi esclusivamente per i servizi di consulenza e formazione di uno o
più fornitori tra i seguenti:
– Competence center di cui al Piano nazionale Impresa 4.0, parchi scientifici e tecnologici, centri di ricerca e
trasferimento tecnologico, centri per l’innovazione, Tecnopoli, cluster tecnologici ed altre strutture per il
trasferimento tecnologico, accreditati o riconosciuti da normative o atti amministrativi regionali o nazionali;
– incubatori certificati di cui all’art. 25 del D.L. 18 ottobre 2012, n. 179 convertito, con modificazioni, dalla L.
17 dicembre 2012, n. 221 e s.m.i. e incubatori regionali accreditati;
– FABLAB, definiti come centri attrezzati per la fabbricazione digitale che rispettino I requisiti internazionali
definiti nella FabLab Charter (http://fab.cba.mit.edu/about/charter/);
– centri di trasferimento tecnologico su tematiche Industria 4.0 come definiti dal D.M. 22 maggio 2017 (MiSE)
http://www.unioncamere.gov.it/P42A3764C3669S3692/elencodei-centri-di-trasferimento-tecnologicoindustria-4-0-certificati.htm;
– start-up innovative di cui all’art. 25 del D.L. 18 ottobre 2012, n. 179 convertito, con
modificazioni, dalla L. 17 dicembre 2012, n. 221 e s.m.i. e PMI innovative di cui all’art. 4 del
D.L. 24 gennaio 2015 n. 3, convertito, con modificazioni, dalla L. 24 marzo 2015, n. 33 ;
Innovation Manager iscritti nell’elenco dei manager tenuto da Unioncamere (consultabile
all’indirizzo web: http://www.unioncamere.gov.it/P42A0C4239S3692/elenco-dei-managerdellinnovazione.htm;
– ulteriori fornitori a condizione che essi abbiano realizzato nell’ultimo triennio almeno tre
attività per servizi di consulenza
/formazione alle imprese nell’ambito delle tecnologie di cui
all’Elenco 1. Competenza ed esperienza dovranno vertere sulle tecnologie oggetto del progetto
e dovranno essere indicate in una Autodichiarazione.
Relativamente ai soli servizi di formazione, l’impresa potrà avvalersi anche di agenzie
formative accreditate dalle Regioni, Università e Scuole di Alta formazione riconosciute dal MIUR,
Istituti Tecnici Superiori.
Non sono richiesti requisiti specifici per i soli fornitori di beni e servizi strumentali.
INTENSITA’ DI AIUTO
Contributo a fondo perduto pari al 50% dei costi fino ad un contributo massimo di 10.000,00
€ oltre la premialità di € 250,00 per le imprese in possesso, al momento della concessione del
contributo, del rating di legalità. L’investimento minimo non può essere inferiore a € 5.000,00.
Gli aiuti sono concessi, ai sensi della sezione 3.1 “Aiuti di importo limitato” della Comunicazione
della Commissione “Quadro temporaneo per le misure di aiuto di Stato a sostegno
dell’economia nell’attuale emergenza del COVID-19” del 19.03.2020 (G.U. del 20.03.2020) e
successive modificazioni, nel quadro del regime autorizzato SA 57021.
Gli aiuti sono cumulabili, per gli stessi costi ammissibili:
a) con altri aiuti di cui al “Quadro temporaneo per le misure di aiuto di Stato a sostegno
dell’economia nell’attuale emergenza del COVID-19”;
b) con aiuti di cui ai regolamenti de minimis o concessi ai sensi di un regolamento di esenzione
a condizione che siano rispettate le disposizioni e le norme relative al cumulo previste da tali
regolamenti.

(cit: CCIAA di Bologna)

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