A proposito di politiche europee green dal “discutibile” beneficio: Sostenibilità ambientale Vs Sostenibilità sociale Il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE) ha pubblicato, sul proprio sito web, le istruzioni per la presentazione della documentazione relativa alla domanda per ottenere la qualifica di dichiarante CBAM autorizzato. La data di entrata in vigore del 1 gennaio 2026 è ormai prossima e molte aziende importatrici da Paesi extra CEE di prodotti quali cemento, prodotti siderurgici, alluminio, fertilizzanti, energia elettrica e idrogeno, dovranno rivedere le loro politiche di approvvigionamento, la catena della Suppyl Chain e sicuramente la proposta di Valore.
Per fortuna c’è stata una momentanea deroga circa le importazioni di merci CBAM fino a 50 tonnellate all’anno per importatore in quanto momentaneamente esentate dal nuovo meccanismo. Questo mira a semplificare il meccanismo e a ridurre gli oneri per le PMI. La fase transitoria del regolamento, iniziata il 1° ottobre 2023, si concluderà il 31 dicembre 2025, dopodiché l’obbligo di dichiarazione e acquisto di certificati diventerà pienamente effettivo per le imprese non esentate.
Facciamo un breve riepilogo di cos’è il regolamento CBAM:
Breve riepilogo sul CBAM: Con il Regolamento (UE) 2023/956 del Parlamento europeo e del Consiglio del 10 maggio 2023, pubblicato in Gazzetta Ufficiale dell’Unione europea il 16 maggio 2023, è stata introdotta una nuova entrata fiscale destinata al bilancio dell’Unione europea basata sul così detto “meccanismo di adeguamento del carbonio alle frontiere” denominato CBAM (“Carbon Border Adjustment Mechanism”). Tale Regolamento rappresenta un elemento essenziale del Green Deal europeo, in cui si colloca l’insieme di proposte “Fit for 55” che mirano a ridurre, entro il 2030, le emissioni di gas a effetto serra di almeno il 55% rispetto ai livelli del 1990 e di raggiungere la neutralità climatica entro il 2050.
Il nuovo tributo ambientale è finalizzato a garantire che gli sforzi di riduzione delle emissioni di gas serra in ambito Ue non siano contrastati da un contestuale aumento delle emissioni al di fuori dei suoi confini per le merci prodotte nei Paesi extra UE che vengono importate nell’Unione europea. Il meccanismo CBAM comporta l’applicazione di un prezzo per le emissioni incorporate nei prodotti di alcune tipologie di industrie, paragonabile a quello sostenuto dai produttori unionali nell’ambito del vigente sistema di scambio delle quote di emissione (EU ETS).
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