da Luca Biscione | Nov 6, 2025 | Uncategorized
Management Consulting in Italia: Il mercato B2B si trasforma
Il nuovo Osservatorio Assoconsult 2024-2025 rivela dati sorprendenti sul settore della consulenza strategica alle imprese in Italia. Le imprese cercano meno “esecuzione” e più “visione strategica“.
Ecco cosa sta cambiando:
Numeri che parlano chiaro
Il mercato B2B della consulenza ha generato 5,3 miliardi di euro nel 2024 (+8,5%), con quasi 44.000 professional impiegati. Ma attenzione: dopo anni di crescita a doppia cifra (14% nel 2023), si prevede un rallentamento al 5,7% per il 2025-2026.
Le aziende private guidano il cambiamento
- 56% della consulenza acquistata da imprese con fatturato >500M
- Prodotti di consumo: settore in maggiore accelerazione (+11,7%)
- Servizi finanziari: ancora leader ma in rallentamento (27,5% del mercato)
- Energy & Utilities: crescita trainata dalle sfide energetiche (+74% dal 2019)
Le 4 specializzazioni che dominano il B2B
- IT Consulting (23,8%) – il digitale è ovunque
- Strategia (17,2%) – torna centrale dopo la fase operativa
- Risk & Compliance (15,2%) – in un mondo incerto, la gestione del rischio diventa prioritaria
- Operations (13,3%) – efficienza operativa sempre rilevante
Il cambio di paradigma nel 2025-2026
Mentre Operations, Risk e IT rallentano dopo anni di boom, Financial & Performance Management (+9,6% previsto) e Strategia (+7,4%) tornano protagoniste. Le imprese cercano meno “esecuzione” e più “visione strategica”.
La sfida del valore
Interessante: il pricing cresce solo dell’1,4% (praticamente inflazione), mentre la produttività per professional sale del 2,6%. La battaglia si gioca sulla capacità di generare valore, non sul prezzo.
Chi sta vincendo?
Le grandi società di consulenza dominano con il 72,6% del mercato e crescono più velocemente (+9,5% nel 2024). Le piccole-medie fanno più fatica (+5,4%) ma mantengono un forte presidio su PMI e settori specifici.
La domanda per il 2025: In un mercato che rallenta, come dovranno reinventarsi le società di consulenza per continuare a crescere? La risposta probabilmente sta nel passare da “problem solver” a “transformation partner” strategici.
Cosa ne pensate? La vostra esperienza con i consulenti riflette questi trend?
#ManagementConsulting #StrategiaAziendale #B2B #Consulenza #BusinessStrategy #Italia #Assoconsult
da Luca Biscione | Ott 3, 2019 | Uncategorized
STIAMO PIANIFICANDO I #BUDGET DEL 2020…
Questo è quanto si sente dire in questo periodo nella maggior parte degli Uffici Commerciali. Ieri ho avuto un incontro in una piccola Azienda meccanica (18 dipendenti; è una tipologia di Realtà che mi piace in quanto si vede la Proprietà e la “dirigenza” in prima linea tutti i giorni: nessuno è rinchiuso in ufficio, Tutti sono operativi..) e il Titolare mi ha detto che, se inizierà la collaborazione, la prima cosa da fare è affrontare il discorso dei #budget delle vendite per il prossimo 2020 (poi con una battuta mi ha detto: al rialzo rispetto al 2019..). Gli ho detto che “andava” bene e che avrei avuto la necessità di alcuni #Dati per allargare l’analisi agli altri reparti dell’azienda che influenzano e sono influenzati dai #Budget delle vendite. Il Titolare mi ha guardato “non bene” pregandomi di non iniziare a divagare e allontanarmi da quella che è la sua principale esigenza.
Non so se prenderò questo lavoro (non per mia scelta) ma ho semplicemente spiegato come il previsionale delle vendite scaturisce da un gioco di squadra all’interno dell’azienda. Le vendite (e i relativi Budget) non devono essere visti come l’inizio di un percorso di crescita (o sopravvivenza) aziendale, bensì come uno dei tasselli finali di un processo che guarda, in maniera trasversale, le diverse sezioni programmatiche dell’Azienda: Non si può budgettizzare un venduto se non si ha il quadro del #Programma di Produzione che condiziona il #Programma degli Acquisti e che è a sua volta condizionato dal #Programma di Logistica. Non posso preventivare delle vendite se prima non ho l’ok della #produzione che mi conferma una certa capacità produttiva; non posso budgettizzare delle vendite in un certo periodo se gli Acquisti mi dicono che i fornitori hanno cambiato le condizioni di vendita e adesso bisogna pagare a 60 invece che a 90 gg e trovarsi, senza aver fatto una #Programmazione di Cassa, in una situazione non piacevole dal punto di vista finanziario. Se aumento le mie vendite cosa ne pensano i ragazzi del magazzino e delle spedizioni? Ho fatto una preliminare analisi sulle marginalità e sui costi per capire come sono andate le vendite nell’anno in corso..?? Vendere di più vuol dire esigere dall’Azienda una #Programmazione nella condotta che interessa trasversalmente tutti i reparti e non solo quello commerciale. Il #Budget delle Vendite non è solo ambizione e stimolo, ma deve essere oculatamente calcolato sulle reali possibilità aziendali con una Visione a quelli che sono gli #Obiettivi a breve-medio e lungo periodo.
Vedremo…!
Oggi ho visto un post del Prof. Bubbio a tal proposito e allora ho deciso di scrivere….
da Luca Biscione | Gen 11, 2019 | Uncategorized
Nuove Tecnologie, nuovi approcci, nuove professionalita’
Tutto è conseguenza di quella trasformazione che sta caratterizzando la Struttura aziendale nella sua totalità: Hardware, Software, Management, Skills, Formazione, Professionalità, COMPETENZE.
Cosa vuol dire Business Analysis?
Lo scopo primario dell’analisi business è comprendere la realtà del funzionamento dell’azienda, e quindi, se questa è organizzata per processi, comprendere i processi e costruirne dei modelli, che possono essere usati anche per misurarne efficacia ed efficienza.
L’analisi business non si limita all’analisi della situazione esistente, spesso chiamata analisi dell’AS-IS, ma cerca di definire Obiettivi strategici coerenti con la Mission e la Vision dell’azienda. E questa sarà l’analisi del TO-BE..
A fine anni ’90 si diffonde il Business Process Management, la gestione dei processi che prevede di gestire l’azienda per processi, allineati agli obiettivi strategici e, intervenire, con un miglioramento continuo basato su interventi puntuali. All’interno di un’azienda esistono tanti processi, potenzialmente molto complessi. Una classificazione storica dei processi è quella della Piramide di Anthony (1965) che, essenzialmente, li suddivide tra:
- processi strategici, in carico al top management
- processi tattici, in carico al middle management
- processi operativi, in carico ai reparti operativi e gestiti dai manager operativi.
Anche l’analisi di business può agire a livello strategico, tattico e operativo o soltanto in un sottoinsieme di essi, in funzione dello scopo per cui l’analisi viene intrapresa. Per esempio, l’obiettivo dell’analisi può essere la misurazione di efficienza dei processi operativi di una certa linea di produzione, oppure valutare l’impatto di una certa decisione strategica.
In sostanza il Business Analyst deve possedere competenze multidisciplinari, saper lavorare da solo o in gruppo e sapersi interfacciare con diverse persone in azienda, dai dirigenti agli operativi.
Non di rado, quando i decisori sono tanti e aventi punti di vista ed esigenze diverse, il Business Analyst deve fare da mediatore fra queste esigenze, aiutando a definire un obiettivo comune ed i requisiti che lo esprimono, assumendosi la responsabilità del cambiamento…
Sitografia Process Mining: https://it.wikipedia.org/wiki/Process_mining European E-Competence Framework http://www.ecompetences.eu/wp-content/uploads/2014/02/European-e-Competence-Framework-3.0_IT.pdf